BASI NAVALI E AEREE DELLA REGIA MARINA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1914-1918
Codice: 947037
Il volume è frutto di una collaborazione scientifica ed editoriale tra l’università La Sapienza di Roma e l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina Militare.
L’opera esamina il tema delle infrastrutture terrestri - basi navali e aeree - della Forza Armata durante il primo conflitto mondiale.
La strategia di difesa, navale e marittima, della nostra penisola, ha sempre trovato la sua essenza nel potenziamento della propria flotta militare e mercantile grazie all’utilizzo di basi navali e aeree, di porti, di piazzeforti marittime e in generale di infrastrutture a terra.
Nondimeno quest’ultime dovevano essere anche parte attiva e vitale della difesa costiera nella sua totalità e in una prospettiva di pianificazione strategica a lungo termine.
Per questa ragione, durante il primo conflitto, città come Taranto, Brindisi, Venezia e Ancona vennero coinvolte nell’imponente compito di fronteggiare l’impero austro-ungarico per mare, per terra e per aria.
Artefice principale di tale strategia fu l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel.
Il volume, ricco di fotografie, grafici e cartine a colori, porta a interessanti considerazioni poiché restituisce chiaramente la dimensione dello sforzo - politico, economico e industriale – che il Regno d’Italia, con perseveranza, intraprese a partire dagli ultimi anni dell’ottocento e che toccò il suo apice nel periodo del primo conflitto mondiale.
ITALIANO
Riccamente illustrato
300
24 x 30