GUARDIANI DELLA STORIA
Le fortificazioni nel Gemonese 1940-1992. Vallo alpino – Blaue Linie – Linea del Tagliamento
Autore: Andrea D’Aronco, Lorenzo Ielen, Marco Basilisco
Codice: 927082
Solcato dal corso del Tagliamento e posto al confine tra monte e piano, il Gemonese costituisce da sempre una zona strategica per il controllo delle vie di comunicazione fra le Alpi e la pianura friulana. Proprio per la sua particolare collocazione, tale territorio fu interessato, nel corso dei secoli, dalla costruzione dei più diversi tipi di strutture fortificate. All’inizio degli anni ‘40, non a caso, il Gemonese venne a costituire uno dei baluardi più arretrati del Vallo Alpino, con gli sbarramenti di Portis e Val Fella al km 172. Dopo l’8 settembre 1943, in seguito alla creazione della Zona d’Operazioni Litorale Adriatico, le forze d’occupazione tedesche edificarono una vera e propria roccaforte all’altezza di Ospedaletto, ricorrendo in maniera massiccia alla manodopera coatta. Punto nevralgico dell’ultima linea fortificata della Wehrmacht in Italia (la cosiddetta blaue Linie), lo sbarramento di Ospedaletto fu teatro, nel maggio 1945, dell’estrema difesa della Divisione SS “Karstjäger” di fronte alle incalzanti avanguardie della 6a Divisione Corazzata britannica. Con il successivo delinearsi della Guerra Fredda il Gemonese fu nuovamente al centro di piani di difesa, destinati stavolta a fronteggiare una possibile invasione proveniente da Est. Le vecchie opere del Vallo Alpino vennero aggiornate e ammodernate mentre nuove fortificazioni vennero allestite sulla Destra Tagliamento: nel complesso, tali strutture rimasero attive fino all’inizio degli anni ‘90. Il presente volume analizza la costruzione e lo sviluppo di queste fortificazioni, un tempo baluardo militare contro possibili invasioni, ora silenti testimoni delle fasi storiche che le videro protagoniste.
ITALIANO
Foto e mappe
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