MEDIOEVO SULLA TESTA
Copricapo e acconciature maschili e femminili fra Trecento e Cinquecento
Autore: Sara Paci Piccolo
Codice: 949022
Cosa sono i cappelli “alla di là”? Perché Robin Hood (Robin ‘cap-puccio’) porta un cappello a punta? Che differenza tra uno cha-peron e un ‘mazzocchio’? E quali erano i materiali dei cappelli tra Medioevo e Rinascimento? Cappelli e acconciature sono uno dei più caratteristici e distintivi elementi dell’abbigliamento umano, in ogni epoca e luogo.
In Europa, tra il XIII e il XVI secolo il copricapo diventa un’espres-sione molto specifica dello status sociale di ciascuno, in grado di esprimere notevoli significati, tra cui genere, età, rango, apparte-nenza etnica, politica, familiare o religiosa, lo status coniugale, le provenienze e molto altro. I copricapi, al pari di altri elementi tes-sili e d’abbigliamento, rivelano interessanti influenze e relazioni di potere, dal punto di vista culturale, estetico, economico –nei materiali necessari, come pellicce, tinture, fibre– ma anche da quello formale e strutturale –alcune tipologie paiono derivare da forme di paesi lontani ed esotici, e vengono ad adattarsi al si-stema di vita occidentale introducendo mode e rappresentazioni mai “casuali”. Non a caso le leggi suntuarie dedicano grande at-tenzione anche a questi aspetti, soprattutto fra Tre e Quattro-cento, quando, seguendo l’esempio suggerito dalla Chiesa nel processo di autoaffermazione dei secoli immediatamente prece-denti, anche i civili useranno la testa quale sede di rappresenta-zione delle proprie conquiste, sociali e individuali.
I PAPIRI # 70
ITALIANO
Illustrato a colori e in bianco e nero
320 + 8 a oolori
17 x 24