ALBANIA '43

Vittorio Mazzini, da Roma, classe 1920, prestò servizio come ufficiale di complemento del Regio Esercito, prima in Calabria e successivamente in Albania, ove partecipò a vari scontri contro i partigiani albanesi nel corso dell’estate del 1943. In seguito agli avvenimenti armistiziali egli, come la maggior parte dei militari italiani che si trovavano nella Penisola Balcanica, fu catturato dai tedeschi, iniziando il lungo calvario della prigionia che si protrasse fino alla fine della guerra. Nell’archivio della famiglia Mazzini sono state conservate tutte le lettere da lui scritte alla madre durante la permanenza in Albania, da maggio a settembre 1943 e quelle inviate dai lager tedeschi nei due anni successivi.

L’autore ha esaminato e riordinato tutta questa corrispondenza che ha il pregio di essere stata scritta da Vittorio sulla spinta emotiva di eventi appena accaduti, alcuni anche di rilevante importanza storica, che egli commentava “a caldo” con sua madre. Il testo delle lettere è stato integrato non solo con numerose fonti documentali e d’archivio che consentono d’inquadrare storicamente i fatti narrati, ma anche con molti episodi tramandati a voce dallo stesso Vittorio nei suoi “racconti di guerra”, che arricchiscono la narrazione con una nota di originale spontaneità.

Infine, questo studio è stato anche l’occasione per ricordare le storie quasi del tutto dimenticate di tanti uomini che, in nome degli ideali in cui credevano, sacrificarono la vita in combattimento o nel corso dell’internamento nei lager tedeschi.