LA TERRA IMPOSSIBILE
Storia dell’armata cosacca in Friuli
Autore: Bruna Sibille-Sizia
Codice: 904102
La Storia, la Grande Storia con i suoi innumerevoli drammi epocali piomba sul piccolo Friuli, calpestandolo con gli zoccoli dei cavalli cosacchi al galoppo.
Investono, apparentemente senza preavviso, la vita dei suoi ignari abitanti, in balia di uomini brutali e armati con le sciabole lucenti pronte a colpire, ma accompagnati da donne e bambini con il disagio e la sofferenza nei loro occhi; sono i cosacchi, venuti a combattere per i tedeschi contro i partigiani italiani in cambio di una nuova terra, ma sempre in attesa di un loro trionfante ritorno in Russia.
Ecco l’inizio da cui prenderanno vita i personaggi, gli invasori e gli invasi, ridisegnati con parole nuove, ma sempre con la volontà di penetrare il senso della vita umana, l’impegno, le speranze, le piccole gioie, e i tanti contrasti: l’amore e l’odio, la violenza e la tenerezza e il dolore, il tanto dolore.
“La terra impossibile”, pubblicato nel 1956, è il primo romanzo di Bruna Sibille-Sizia, opera che inaugura il filone della letteratura sull’occupazione cosacca in Friuli, raccontandone l’arrivo nell’agosto del 1944 nella valle del Torre, in cui viveva l’autrice, giovane partigiana. La Storia si riversa sulla pagina dando voce a quel popolo disperato e crudele al tempo stesso. Un capolavoro caduto nel silenzio, come scrisse Tito Maniacco: «Un’occasione mancata» per la cultura friulana e italiana.
ITALIANO
Foto in bianco e nero
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14 x 21