SMALTI TEDESCHI WW2
Dalla collezione di riutilizzi bellici Zama
Autore: Jean Pascal Marcacci, Bruno Zama
Codice: 949132
La principale differenza fra i riutilizzi bellici italiani del secondo dopoguerra e quelli tedeschi, sta nella realizzazione soprattutto artigianale dei primi ed in quella pressoché interamente industriale dei secondi. In Italia ogni oggetto è differente dall'altro per pesi e misure. Le nostre opere del dopo guerra erano frutto di un infinito genio italico dove fantasia e manualità si sovrapponevano. I riutilizzi tedeschi invece sono quasi tutti smaltati, alcuni prima forgiati e poi smaltati. Furono trasformati e prodotti fra giugno 1945 e la primavera del 47 dalle industrie belliche locali, riconvertite a produzione civile. Materia prima erano i prodotti bellici tedeschi pronti per il fronte, ma rimasti nei magazzini al termine della seconda guerra mondiale. Le presse e gli stampi venivano modificati per tagliare le falde degli elmetti in acciaio e trasformarli in scolapasta! Oppure i proiettili dei "panzerfaust "venivano trasformati in bollitori, tazze, caffettiere, imbuti e mestoli. Altro esempio fu la modifica industriale delle custodie delle maschere antigas, trasformate in brocche, caraffe, caffettiere, contenitori per il latte. Prima guida pubblicata fuori dalla Germania.
ITALIANO
Illustrato con 75 foto a colori
32
15 x 21